Era il 1825 quando , per iniziativa del governo austriaco, quello che in lingua tedesca si chiama Stilfser Joch ed è situato a 2758 metri, fu reso transitabile su progetti di Carlo Donegani. Da quella data sono trascorsi duecento anni e il comune di Bormio intende prepararsi a dovere per festeggiare la ricorrenza dorata. La giunta ha infatti deciso di istituire un Comitato istituzionale per la celebrazione del bicentenario dell’apertura del passo dello Stelvio 1825-2025″. “E’ il più alto valico automobilistico d’Italia- ricorda la stessa giunta non senza orgoglio nella delibera di adozione dell’iniziativa – ed è nato allo scopo di facilitare il collegamento fra Milano e Vienna, soprattutto a scopo militare, e andò a sostituire la vecchia mulattiera usata fin dal medioevo per attraversare le alpi e consentire il collegamento tra Valtellina e Val Venosta e quindi il Nord Europa”. Un elemento , quindi, di rilevanza strategica per il territorio non soltanto sul piano viabilistico, ma anche su quello turistico. Un’opera che , per la sua realizzazione, richiesta il contributo di 2500 operai tra minatori, muratori, conduttori di sabbia e calce, scalpellini, stradinie carpentieri che la portarono a termine nel periodo molto contenuto di cinque anni. Dopo il 1848 la strada fu usata solo durante la stagione estiva e poi ebbe un doppio senso di marcia quando, nel 1928, fu realizzata la strada statale 38 dello Stelvio. “Attualmente- spiega ancora il comune – è percorsa da migliaia di persone, che la percorrono per motivi turistici, sportivi, storici e ambientali”. Il bicentenario sarà quindi la festa di tutto un territorio.
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